Banche: crisi bancarie e Bail-in / by Paolo Zadro
Con il primo gennaio 2016 anche l’Italia ha recepito la normativa europea riferita al cosidetto Bail-in: in sintesi nel caso in cui una banca vada in crisi perché mal gestita, prima che intervenga lo Stato, verranno coinvolti gli azionisti e gli obbligazionisti di quella banca; questa importante novità si è intrecciata in queste settimane con altre due notizie:
1) la crisi di quattro banche italiane “di provincia” (Banca Etruria…….) che ha comportato l’azzeramento del valore delle azioni e quello delle obbligazioni subordinate in mano a tanti “ignari” investitori, con l’obiettivo di evitare il fallimento.
2) la pesante svalutazione delle azioni possedute dai soci della Banca popolare di Vicenza e della Veneto banca, resasi necessaria proprio per rafforzare patrimonialmente tali istituti ed evitare danni maggiori.
In entrambi i casi si sono verificate perdite in capo ad investitori che avevano dato fiducia alla loro “banca storica” (pensando forse di conoscerla meglio) investendo somme più o meno consistenti direttamente sulle azioni o sulle obbligazioni di tali istituti.
Al fine di aiutare le persone meno informate a farsi un’idea chiara di quali sono i casi in cui gli investitori sono chiamati a rispondere per l’eventuale crisi della banca con cui lavorano, allego alla presente una semplice guida che consiglio a tutti di leggere; so che avete poco tempo… ma vi assicuro che è di immediata comprensione e può servire per evitare errori: In altre parole Tu e il BAIL-IN
14 gennaio 2016